Adorazione Eucaristica (8°)
tratto dal libro “Adorazione” di P. Serafino Tognetti
continua…
Passività
L’adorazione è un atto di accoglienza: la mia anima si abbandona al Signore ed io faccio sì che Dio sia Dio. Dio si riversa su di me completamente come anima sua sposa nella Comunione, ma nella Comunione non sempre lo realizzo. Lo rivivo durante il giorno, quando faccio l’adorazione: “Vieni Signore. Tu ti sei dato a me questa mattina, adesso realizza quello che Tu sei in potenza”. Il Signore desidera la nostra adorazione perché vuole donarsi a noi, occupare il nostro tempo, riempire la nostra anima aperta. In quel momento noi non mettiamo nessun ostacolo, finalmente siamo passivi. Voglio Dio e voglio Dio solo. Ecco perché l’adorazione è l’atto di carità più elevato: perché dà a Dio di essere Dio in noi, di esprimere tutta la sua potenza e la sua grazia. L’atto è l’atto d’amore, il dono reciproco, la consumazione piena.
Una cura di bellezza
Unito al Signore Gesù, nell’atto d’amore in cui Egli si dà a me, io mi do a Lui nel