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PREDICAZIONE DI:
PADRE JUSTO LO FEUDO MSE
Alcuni si domandano perché adorare? Ha bisogno Dio di essere adorato?
In queste domande sicuramente impregnate di razionalismo potrebbe anche nascondersi un germe di ribellione contro Dio. Sarebbe come dire: Perché io dovrei adorare? Che si traduce come “io non ho bisogno di adorare”. Negare a Dio il dovuto culto di adorazione è rinnegarlo. Chi la pensa così si erige lui stesso nel posto di Dio e si sbaglia perché soltanto chi apre il cuore è capace di comprendere che per essere grande occorre farsi piccolo dinanzi a Dio. Piccolo come un bambino, piccolo perché la porta del Cielo è stretta e ci entrano soltanto i piccoli.
Per avere la risposta autentica, piena di verità, bisogna partire dal credente. Credente è chi crede non solo che Dio esiste ma che crede in Dio, nella sua Parola, nella sua rivelazione data all’uomo per mezzo di Gesù Cristo. Crede che Dio veramente si sia manifestato in Cristo. Cristo è la Parola. “Una parola pronunciò il Padre e fu Suo Figlio, e questa Parola parla sempre in eterno silenzio, in silenzio che dall’anima deve essere ascoltato” (S. Giovanni della Croce).
Se volessimo cercare ragioni per adorare Dio diremmo innanzitutto, Dio è Dio ed io no. Dio è il Creatore ed io la sua creatura. Egli è il mio Salvatore ed io l’oggetto della sua misericordia. Egli è tutto ed io nulla. Dio si è rivelato come Padre ed io sono suo figlio, nel Figlio. Per questo io lo adoro. E anche perché Egli mi ama e mi ha mostrato il suo sconfinato amore nel Figlio. Ed io rispondo con l’adorazione.