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Il papa e l’adorazione

Pubblicato il 9 Agosto 2012

 

 

– L’ADORAZIONE EUCARISTICA E L’EUCARISTIA

“Senza adorazione e annuncio siamo cristiani da museo”. Omelia di Papa Francesco del 23 maggio 2013


“Il sale ha senso quando si dà per insaporire le cose. Anche penso che il sale conservato nella bottiglietta, con l’umidità, perde forza e non serve. Il sale che noi abbiamo ricevuto è per darlo, è per insaporire, è per offrirlo. Al contrario diventa insipido e non serve. Dobbiamo chiedere al Signore di non diventare cristiani col sale insipido, col sale chiuso nella bottiglietta. Ma il sale ha anche un’altra particolarità: quando il sale si usa bene, non si sente il gusto del sale, il sapore del sale… Non si sente! Si sente il sapore di ogni pasto: il sale aiuta che il sapore di quel pasto sia più buono, sia più conservato ma più buono, più saporito. Questa è la originalità cristiana!”

“La originalità cristiana non è una uniformità! Prende ciascuno come è, con la sua personalità, con le sue caratteristiche, con la sua cultura e lo lascia con quello, perché è una ricchezza. Ma gli dà qualcosa di più: gli dà il sapore! Questa originalità cristiana è tanto bella, perché quando noi vogliamo fare una uniformità – tutti siano salati allo stesso modo – le cose saranno come quando la donna butta troppo sale e si sente soltanto il gusto del sale e non il gusto di quel pasto saporito con il sale. L’originalità cristiana è proprio questo: ciascuno è come è, con i doni che il Signore gli ha dato”.

“E così il sale si conserva, non perde il suo sapore. Con l’adorazione del Signore io trascendo da me stesso al Signore e con l’annunzio evangelico io vado fuori da me stesso per dare il messaggio. Ma se noi non facciamo questo – queste due cose, queste due trascendenze per dare il sale – il sale rimarrà nella bottiglietta e noi diventeremo cristiani da museo. Possiamo far vedere il sale: questo è il mio sale. Ma che bello che è! Questo è il sale che ho ricevuto nel Battesimo, questo è quello che ho ricevuto nella Cresima, questo è quello che ho ricevuto nella catechesi… Ma guardate: cristiani da museo! Un sale senza sapore, un sale che non fa niente!”.

VIDEOhttp://www.vatican.va/holy_father/francesco/homilies/2013/documents/papa-francesco_20130602_adorazione-eucaristica_it.html

 


– ADORAZIONE EUCARISTICA IN CONTEMPORANEA MONDIALE

Basilica Vaticana Domenica, 2 giugno 2013 – ore 17:00
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ADORAZIONE IN CONTEMPORANEA DELLA CHIESA UNIVERSALE
PAPA FRANCESCO, L’ADORAZIONE

Stiamo scoprendo il legame intimo che esiste fra il Papa, e non potrebbe essere altrimenti, e l’Adorazione Eucaristica. Si è visto con l’Ora Santa di Adorazione alla quale convocò tutto il mondo in contemporanea come Chiesa Universale, e alla quale arrivò anche una parte della sua storia e cioè niente meno che il suo confessore in Argentina.

La scorsa domenica 2 giugno, giorno del Corpus Christi, alle ore 17, ora di Roma, decisa dal Papa Francesco, la Chiesa universale rimase contemporaneamente in adorazione eucaristica, con un tema comune: “Un solo Signore, una sola fede”.

Dalle isole Cook a Reikiavik, passando per il Cile, Burkina Faso, Taiwan, Irak, Bangladesh, Stati Uniti o Filippine, le diocesi si sintonizzarono con l’ora della diocesi del Papa, il quale ha presieduto questa adorazione del Santissimo nella Basilica di san Pietro. Lo stesso santo padre Francesco propose le intenzioni di preghiera.

La prima fu: “per la Chiesa, estesa in tutto il mondo e unita oggi in segno di unità nell’adorazione della Santissima Eucaristia. Possa il Signore farla sempre più obbediente all’ascolto della sua Parola per presentarsi davanti al mondo sempre ‘più bella, senza macchia, senza ruga, ma santa e immacolata.’.

Possa attraverso il suo fedele annuncio, la Parola che salva, risuonare anche come portatrice di misericordia e fare in modo che l’amore si riaffermi per dare un significato pieno al dolore e alla sofferenza, elargendo gioia e serenità.

La seconda intenzione di Papa Francesco è stata: “per coloro che nelle diverse parti nel mondo vivono la sofferenza di nuove schiavitù e sono vittime della guerra, del commercio delle persone, del narcotraffico e del lavoro ‘in schiavitù’; per i bambini e le donne vittime di ogni forma di violenza.

Che questo grido silenzioso di aiuto incontri la Chiesa vigilante affinché, tenendo fisso lo sguardo in Cristo crocifisso non si dimentichi di tanti fratelli e sorelle lasciati alla mercé della violenza! Ancora per tutti coloro che si trovano nella precarietà economica, soprattutto i disoccupati, gli anziani, gli immigrati, coloro che non hanno casa, i carcerati e coloro che sperimentano l’emarginazione.

Che la preghiera della Chiesa e la sua vicinanza attiva dia loro consolazione e aiuto nella speranza, forza e audacia per la difesa della dignità della persona!”

IL PAPA VISTO DAL SUO CONFESSORE

Il sacerdote francescano Fray Berislao Ostojic OFM, confessore in Argentina del cardinale Jorge Maria Bergoglio, nella sua lettera inviata a suo fratello che vive a Zagreb, Croazia, fra l’altro, si domanda da dove venga al Papa “l’audacia dei gesti, la gioia per il servizio”; il frate francescano così spiega: “dal mio punto di vista personale la cosa mi sembra chiara. La colonna vertebrale, dalla quale si articolano i gesti e le parole, occorre trovarla e la si riconosce nella sua attitudine orante, nella capacità di stare difronte al Tabernacolo e dissetarsi nell’intimità con Cristo con le ricchezze con le quali Gesù riempie i cuori che si aprono a Lui affinché li illumini e gli dia forza”, e continua dicendo che nell’omelia che Bergoglio pronunciò durante la consacrazione del vescovo di Azul, Mons. Salaberry, gesuita, riferendosi alle difficoltà che si presenteranno nella vita di vescovo, “quando tutto sembra oscuro”,lo esortava: “Allora, impariamo a sbucciarci le ginocchia davanti al Tabernacolo. Lui, Gesù, non inganna mai”.

(09-06-2013)

Solenne Adorazione Eucaristica in contemporanea mondiale

http://francescopapa.myblog.it/archive/2013/05/28/solenne-adorazione-eucaristica-in-contemporanea-mondiale.html

Adorazione Eucaristica contemporanea nel Mondo il 2/6 evento dell’Anno della Fede.

http://www.ilvaticanese.it/2013/05/adorazione-eucaristica-contemporanea-nel-mondo-il-26-evento-dellanno-della-fede/

Il mondo intero per un’ora unito a Papa Francesco per l’Adorazione Eucaristica

http://www.tgvaticano.it/index.php/il-mondo-intero-per-unora-unito-a-papa-francesco-per-ladorazione-eucaristica/

– GMG RIO DE JANEIRO 2013


………”Adesso, ragazzi, dobbiamo continuare a vivere giorno per giorno quello che abbiamo professato insieme alla GMG” Papa Francesco

 


FESTA DI ACCOGLIENZA DEI GIOVANI ……..e l’Eucaristia
25 luglio 2013 


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SANTA MESSA CON I VESCOVI DELLA XXVIII GMG E CON I SACERDOTI, I RELIGIOSI E I SEMINARISTI ………..e l’ Adorazione Eucaristica
27 luglio 2013 


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A breve si terrà l’Adorazione Perpetua giorno e notte anche nella nostra Diocesi

Pubblicato il 9 Agosto 2012
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A breve si terrà l’Adorazione Perpetua giorno e notte anche nella nostra Diocesi

 

GROTTAMMARE – Grande Festa per la Parrocchia di San Giovanni Battista e per la Chiesa di Sant’Agostino, che ospiterà a breve l’adorazione perpetua che avrà luogo giorno e notte.

A presentarla è stato Padre Justo Antonio Lo Feudo, Missionario del Santissimo Sacramento, che in questi giorni è impegnato presso la Parrocchia di Grottammare per organizzare i turni e per garantire in tutte le 168 ore di ogni settimana la presenza di almeno un adoratore.

Nel mondo vi sono 3.000 adorazioni perpetue, di cui 77 in Italia. Nelle Marche l’adorazione che inizierà a Grottammare sarà la settima. Urbino fu la prima città marchigiana, otto anni fa, ad ospitare un’adorazione eucaristica di questo tipo. Seguirono poi Ascoli Piceno, Ancona, Senigallia, Jesi e Fermo.

In quest’ultima città, l’adorazione si svolge presso l’ospedale Murri. Ciò rappresenta qualcosa di eccezionale perché non si conoscono simili cappelle di adorazione perpetua se non all’Arcispedale di Reggio Emilia e a Sassuolo

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FESTA DEL CORPUS DOMINI

Pubblicato il 9 Agosto 2012

 

BOLOGNA

FESTA DEL CORPUS DOMINI 19 GIUGNO 2014

omelia del Cardinale Carlo Caffarra

 

Cari fratelli e sorelle, la solennità del Corpo e del Sangue del Signore è caratterizzata dalla processione col SS. Sacramento.

La Chiesa, per capire e vivere in pienezza questo gesto, ripensa alla luce della parola di Dio il cammino di Israele attraverso il deserto. Israele trova nella desolazione del deserto la strada che lo porta alla terra promessa, perché è il Signore stesso che lo guida. Può vivere per quarant’anni anche nella terra che non può produrre alcun nutrimento, perché capisca «che l’uomo non vive solo di pane, ma che l’uomo vive di quanto esce dalla bocca di Dio».

Avete però sentito, cari amici, come il Signore dice al suo popolo: «ricordati di tutto il cammino»; «non dimenticare il Signore tuo Dio». Perché questa insistenza contro la dimenticanza? Perché quanto ha vissuto Israele fa emergere ciò che di più profondo vi è in ogni storia umana. Non è forse tutto il nostro vivere la ricerca di una terra promessa, di una «città dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore è Dio stesso?» [Eb 11, 10]. 


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VI CONVEGNO DI TUTTA LA TOSCANA sull’ ADORAZIONE PERPETUA,

Pubblicato il 9 Agosto 2012

VI CONVEGNO DI TUTTA LA TOSCANA sull’ ADORAZIONE PERPETUA”

Sabato 6 giugno 2015,  vigilia della Solennità del Corpus Domini, a Pistoia, nella Cattedrale di San Zeno, sarà celebrato il VI Convegno delle Adorazioni Eucaristiche Perpetue della Toscana dal titolo: “Eucarestia e missione”. Da tutta la regione affluiranno, a partire dalle ore 14.30 quegli adoratori del Santissimo Sacramento che tengono viva, nel cuore delle loro città, una preghiera ininterrotta, giorno e notte, preghiera d’intercessione per la Chiesa ed il mondo, unita a quella incessante di Gesù al Padre. Si tratta di  veri missionari che credono nell’efficacia della contemplazione e  cercano di testimoniare la centralità di Cristo nella loro vita. A Pistoia   l’esperienza spirituale ed umana dell’Adorazione Perpetua si protrae ormai da dieci anni: sorta nel 2005 all’interno della  cappellina adiacente alla Chiesa di San Paolo Apostolo   richiama  fedeli provenienti da  tutta la Diocesi. Trecento persone iscritte si alternano fino a coprire le 24 ore del giorno per 365 giorni all’anno. Così ormai da  dieci anni senza interruzioni. Avviata durante il ministero del Vescovo Mons. Simone Scatizzi, confermata da Mons. Mansueto Bianchi, continua oggi con il nuovo Vescovo Mons Fausto Tardelli.

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Siria: adorazione notturna per la pace

Pubblicato il 9 Agosto 2012

 


Siria: Adorazione notturna permanente per impetrare la pace e per fermare il terrorismo
Questa l’arma “potente” della comunità ecumenica del Monastero di San Giacomo a Qarah, tra Homs e Damasco


ROMA, 29 Agosto 2013 (
Zenit.org) – Di fronte al pericolo, al futuro incerto, contro il male della guerra e del terrorismo, “armi potenti sono la preghiera e l’Adorazione del Santissimo Sacramento”: nel Monastero di San Giacomo a Qarah (città fra Damasco e Homs), la comunità residente – una comunità ecumenica che accoglie 20 fra religiosi e religiose di 8 nazionalità e di diverse confessioni cristiane – dedica le giornate alla preghiera incessante. P. Daniel Maes, sacerdote cattolico belga, responsabile della comunità, riferisce a Fides che oggi e nei prossimi giorni i sacerdoti e le suore danno vita a una Adorazione Eucaristica notturna, “coscienti della forza della preghiera e con fede nella Provvidenza di Dio”: La comunità attualmente ospita anche alcune famiglie musulmane (circa 20 persone) rifugiate al convento a causa del conflitto civile in corso…
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Eucaristia: Pane di Vita

Pubblicato il 9 Agosto 2012

L’Eucaristia è il segno sacramentale che mi indica che lì, in quel Pane c’è Dio.II Domenica TO Anno A

 

Vedendo Gesù venendo verso di lui, Giovanni il Battista disse: “Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!” Questo è l’agnello che salva il mondo, il Messia di Israele profetizzato da Isaia, a chi Dio dice: “E’ troppo poco che tu sia il Messia, il restauratore e salvatore di Israele, Tu devi portare la salvezza all’estremità della terra”Ecco l’agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, dice il sacerdote nella conclusione del rito di comunione, mostrando la Sacra Ostia al popolo di Dio. Lo stesso Gesù di Nazareth, il Messia di Israele, il Salvatore del mondo, di tutti e ciascuno di noi, di tutti gli uomini di tutti i tempi è davanti a noi in quell’apparenza di pane.

L’Eucaristia è Gesù Cristo, è Dio con noi. E davanti a Dio ci dichiariamo indegni “Signore, io non sono degno di partecipare alla tua mensa…” Non sono degno di fare la comunione, non sono degno di accostarmi al banchetto sacro dell’Eucaristia. Nessuno nemmeno gli angeli sono degni. Sei Tu, che per la tua misericordiosa condiscendenza arrivi a me e quando io vedo, come il Battista, che Tu vieni a me, ti riconosco e cado in ginocchio per adorarti. E dopo adorarti entro in comunione con Te, perché Tu mi hai giustificato col tuo Sangue, mi hai reso giusto, mi hai accolto nella tua giustizia misericordiosa, che mi permette farmi uno con Te e con gli altri fratelli.

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Estratto dell’omelia di S.E. Carlo Ciattini

Pubblicato il 9 Agosto 2012


ESTRATTO DELL’OMELIA DI S.E. CARLO CIATTINI

 

Massa Marittima. Nel caldo primo pomeriggio del 19 di un luglio che si è rivelato poco estivo,la  frescura consolante della bellissima e austera cattedrale romanica di San Cerbone accoglie tutti i convenuti per il V Convegno A.E.P. Della Toscana, coincidente quest’anno anche con il 10° anniversario della Cappellina per l’Adorazione Perpetua della  parrocchia San Bernardo Abate di Donoratico, della diocesi di Massa Marittima-Piombino.

Alle ore 15.00, è iniziato il S.Rosario alla presenza del vescovo S.E. C. Ciattini, “il padrone di casa”.    Il Rosario è fondamentale per la ricerca di Gesù come lo sono le fondamenta di un palazzo perché Maria ci porta a Dio e a Gesù.

Il tema del convegno,Il tuo volto Signore io cerco, è stato il filo conduttore dell’incontro e della omelia del vescovo.

Io cerco il tuo volto, quale volto? Il vescovo parla della Veronica: “ La Veronica ha incontrato Gesù sulla via del Calvario, ha avuto pietà,amore per Lui ed Egli l’ha ricambiata, la donna ha asciugato il Suo volto che si è impresso sul panno, un volto disfatto dal dolore ma non disperato, perché Gesù vince il dolore per l’umanità .” Che cosa saremmo stati noi senza Cristo? “ Senza Cristo il dolore ci avrebbe schiacciato,saremmo disperati, il male ci avrebbe soffocato nelle sue spire; Cristo ci ha redenti,ci ha ridato la vita, non siamo più disperati. Il volto che noi incontriamo è il volto del Crocifisso e nel volto di Cristo vediamo Dio. Nella vita, incontriamo il volto di Cristo nel volto del nostro fratello.”

 

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Vescovo Jesi Dicembre

Pubblicato il 9 Agosto 2012

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LETTERA AGLI ADORATORI


APRILE 2013 – clicca qui


FEBBRAIO 2013 – clicca qui

GENNAIO 2013 – clicca qui

DICEMBRE 2012

Carissimi adoratori, è bello entrare nella Chiesa dell’Adorazione e vedere gente raccolta in una intensa preghiera. Non c’è superficialità, bensì silenzio, adorazione, stupore di fronte a quel mistero dell’amore di Dio che è la SS Eucaristia. Quello che colpisce, in questo nostro tempo, è la pre-senza di un buon numero di giovani adoratori: è evidente la forza trainante dell’amore di Gesù…

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L’Eucaristia è una festa

Pubblicato il 9 Agosto 2012

 

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L’Eucaristia è una festa, non un semplice ricordo

A Santa Marta, papa Francesco sottolinea: la messa non è un evento “sociale” o “abituale” ma è la “memoria della Passione del Signore”, la Sua reale presenza in mezzo a noi


Di Luca Marcolivio

CITTA’ DEL VATICANO, 03 Ottobre 2013 (Zenit.org) – La messa non è un “evento sociale” ma è la reale presenza del Signore in mezzo a noi. La celebrazione eucaristica non va trasformata in un “evento abituale” ma è sempre una “festa”. Lo ha detto papa Francesco durante l’omelia di stamattina a Santa Marta, celebrata alla presenza del Consiglio dei Cardinali per la riforma della Chiesa, che oggi conclude la prima sessione di lavoro.

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Soltanto chi ha questa fede forte
è capace dell’adorazione

Pubblicato il 9 Agosto 2012

 


” Chi confessa bene la fede, e tutta la fede, ha capacità di adorare, adorare Dio. Soltanto chi ha questa fede forte è capace dell’adorazione “

 

L’ha detto il Santo Padre nella sua omelia in Santa Marta , il 10 di gennaio.

Parlò di fede, non recitata ma convinta e quindi viva. La fede che, secondo la prima Lettera di san Giovanni -che è stato il tema principale della sua riflessione-  “vince il mondo”. Ha anche aggiunto che oggi nella vita della Chiesa c’è freddezza perché c’è poca capacità di adorare e questo perché la fede è debole…..

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FESTA DEL CORPUS DOMINI

Pubblicato il 9 Agosto 2012

 

 

FESTA DEL CORPUS DOMINI

 

 

SANTA MESSA E PROCESSIONE EUCARISTICA
NELLA SOLENNITÀ DEL SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO

OMELIA DEL SANTO PADRE FRANCESCO

Sagrato della Basilica di San Giovanni in Laterano
Giovedì, 19 giugno 2014

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PAPA FRANCESCO

ANGELUS

Piazza San Pietro
Domenica, 22 giugno 2014

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Chi si accosta degnamente all’Eucaristia — scrive san Bonaventura nello splendido Sermone sul santissimo corpo di Cristo
— vi attinge una quadruplice grazia: «Questo sacramento infonde la forza di operare; eleva alla contemplazione;
dispone alla conoscenza delle realtà divine; anima e accende il disprezzo del mondo e il desiderio dei beni celesti ed eterni»,
com’è detto di Elia che «con la forza di quel cibo camminò fino al monte di Dio, vide i segreti divini e si fermò all’ingresso della caverna».

«L’anima devota trae da questo sacramento anzitutto l’energia per agire, e infatti si dice di Elia che “con la forza di quel cibo camminò
per quaranta giorni”». Quel cibo, osserva il Dottore Serafico, si riferisce al «corpo di Cristo», in virtù del quale «l’uomo riesce a sostenere
la faticosa e incessante crescita nella vita spirituale».

Interpretando poi allegoricamente il numero quaranta, quale simbolo dell’Antico Testamento e del Nuovo Testamento, Bonaventura prosegue
: «Camminare per quaranta giorni rinvigoriti da quel cibo significa progredire nella vita spirituale durante tutto il nostro tempo, in cui la nostra vita
è guidata dal Nuovo e dall’Antico Testamento».

Il secondo frutto dell’Eucaristia consiste «nell’innalzare alla contemplazione»:
si dice infatti di Elia che «pervenne al monte di Dio». Ora, «a che cosa allude il termine “monte”, se non all’elevazione della mente?».