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FORLI’

Pubblicato il 9 Agosto 2012

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FORLI’
Aperta l’Adorazione Perpetua

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E’ partita l’adorazione eucaristica perpetua a Forlì lo scorso 22 luglio, giorno in cui la Chiesa ricorda santa Maria Maddalena. L’inaugurazione è iniziata con la Messa solenne presieduta dal Vescovo Mons. Lino Pizzi e con la partecipazione del parroco di Santa Maria in Villanova sede dell’AEP, del Vicario Mons. Dino Zattini e di altri parroci dell’unità pastorale e di altre parrocchie della diocesi. Il progetto è partito da Don Davide Brighi, parroco di Villanova, si sono poi uniti in seguito anche Don Domenico Ghetti e altri sacerdoti dell’unità pastorale e del vicariato. Il Vescovo ha sottolineato che l’adorazione perpetua porta all’incontro personale con il Signore e proprio da questo avrà inizio a giorni anche la missione della GMG a Rio de Janeiro. La chiesa era gremita di adoratori che sopportavano coraggiosamente l’intenso caldo afoso partecipando alla celebrazione con ardente devozione e attenzione..

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DA PAPA FRANCESCO

Pubblicato il 9 Agosto 2012

 


“Non guardiamo l’orologio durante la Messa!”A Santa Marta, Papa Francesco ricorda che la Liturgia non è un “atto sociale” né una “rappresentazione dell’Ultima Cena”, ma un momento sacro in cui Dio si rende presente e reale

 

CITTA’ DEL VATICANO, 10 Febbraio 2014 (Zenit.org) – Tante volte capita, durante la Messa, di guardare l’orologio e contare i minuti alla fine della liturgia. D’ora in poi sarà meglio evitare di far calare l’occhio sul proprio posto, perché Papa Francesco lo ha detto chiaramente: non è “l’atteggiamento giusto” per partecipare ad una celebrazione in cui Dio si fa presente.

Nella omelia di oggi a Santa Marta, il Papa evidenzia la necessità di riscoprire il senso del sacro perduto e di partecipare attivamente alla liturgia che “è tempo di Dio e spazio di Dio”, non un “atto sociale”, tantomeno una “rappresentazione dell’Ultima Cena”. “Noi – ammonisce il Pontefice – dobbiamo metterci lì, nel tempo di Dio, nello spazio di Dio e non guardare l’orologio”.

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URBINO

Pubblicato il 9 Agosto 2012


Domenica 12 aprile parte a Venezia (a S. Silvestro) l’adorazione eucaristica perpetua

In adorazione per tutto il giorno, 24 ore su 24, tutti i giorni della settimana e dell’anno, stando in preghiera davanti al Santissimo e attraverso periodici turni di un’ora: sono più di 150 le persone che hanno risposto sinora agli appelli e che daranno vita, da domenica 12 aprile, nel centro storico di Venezia e precisamente nella cappella della chiesa di S. Silvestro – vicino Rialto – ad una nuova esperienza di “adorazione eucaristica perpetua”.

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Il papa e l’adorazione

Pubblicato il 9 Agosto 2012

 

 

– L’ADORAZIONE EUCARISTICA E L’EUCARISTIA

“Senza adorazione e annuncio siamo cristiani da museo”. Omelia di Papa Francesco del 23 maggio 2013


“Il sale ha senso quando si dà per insaporire le cose. Anche penso che il sale conservato nella bottiglietta, con l’umidità, perde forza e non serve. Il sale che noi abbiamo ricevuto è per darlo, è per insaporire, è per offrirlo. Al contrario diventa insipido e non serve. Dobbiamo chiedere al Signore di non diventare cristiani col sale insipido, col sale chiuso nella bottiglietta. Ma il sale ha anche un’altra particolarità: quando il sale si usa bene, non si sente il gusto del sale, il sapore del sale… Non si sente! Si sente il sapore di ogni pasto: il sale aiuta che il sapore di quel pasto sia più buono, sia più conservato ma più buono, più saporito. Questa è la originalità cristiana!”

“La originalità cristiana non è una uniformità! Prende ciascuno come è, con la sua personalità, con le sue caratteristiche, con la sua cultura e lo lascia con quello, perché è una ricchezza. Ma gli dà qualcosa di più: gli dà il sapore! Questa originalità cristiana è tanto bella, perché quando noi vogliamo fare una uniformità – tutti siano salati allo stesso modo – le cose saranno come quando la donna butta troppo sale e si sente soltanto il gusto del sale e non il gusto di quel pasto saporito con il sale. L’originalità cristiana è proprio questo: ciascuno è come è, con i doni che il Signore gli ha dato”.

“E così il sale si conserva, non perde il suo sapore. Con l’adorazione del Signore io trascendo da me stesso al Signore e con l’annunzio evangelico io vado fuori da me stesso per dare il messaggio. Ma se noi non facciamo questo – queste due cose, queste due trascendenze per dare il sale – il sale rimarrà nella bottiglietta e noi diventeremo cristiani da museo. Possiamo far vedere il sale: questo è il mio sale. Ma che bello che è! Questo è il sale che ho ricevuto nel Battesimo, questo è quello che ho ricevuto nella Cresima, questo è quello che ho ricevuto nella catechesi… Ma guardate: cristiani da museo! Un sale senza sapore, un sale che non fa niente!”.

VIDEOhttp://www.vatican.va/holy_father/francesco/homilies/2013/documents/papa-francesco_20130602_adorazione-eucaristica_it.html

 


– ADORAZIONE EUCARISTICA IN CONTEMPORANEA MONDIALE

Basilica Vaticana Domenica, 2 giugno 2013 – ore 17:00
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ADORAZIONE IN CONTEMPORANEA DELLA CHIESA UNIVERSALE
PAPA FRANCESCO, L’ADORAZIONE

Stiamo scoprendo il legame intimo che esiste fra il Papa, e non potrebbe essere altrimenti, e l’Adorazione Eucaristica. Si è visto con l’Ora Santa di Adorazione alla quale convocò tutto il mondo in contemporanea come Chiesa Universale, e alla quale arrivò anche una parte della sua storia e cioè niente meno che il suo confessore in Argentina.

La scorsa domenica 2 giugno, giorno del Corpus Christi, alle ore 17, ora di Roma, decisa dal Papa Francesco, la Chiesa universale rimase contemporaneamente in adorazione eucaristica, con un tema comune: “Un solo Signore, una sola fede”.

Dalle isole Cook a Reikiavik, passando per il Cile, Burkina Faso, Taiwan, Irak, Bangladesh, Stati Uniti o Filippine, le diocesi si sintonizzarono con l’ora della diocesi del Papa, il quale ha presieduto questa adorazione del Santissimo nella Basilica di san Pietro. Lo stesso santo padre Francesco propose le intenzioni di preghiera.

La prima fu: “per la Chiesa, estesa in tutto il mondo e unita oggi in segno di unità nell’adorazione della Santissima Eucaristia. Possa il Signore farla sempre più obbediente all’ascolto della sua Parola per presentarsi davanti al mondo sempre ‘più bella, senza macchia, senza ruga, ma santa e immacolata.’.

Possa attraverso il suo fedele annuncio, la Parola che salva, risuonare anche come portatrice di misericordia e fare in modo che l’amore si riaffermi per dare un significato pieno al dolore e alla sofferenza, elargendo gioia e serenità.

La seconda intenzione di Papa Francesco è stata: “per coloro che nelle diverse parti nel mondo vivono la sofferenza di nuove schiavitù e sono vittime della guerra, del commercio delle persone, del narcotraffico e del lavoro ‘in schiavitù’; per i bambini e le donne vittime di ogni forma di violenza.

Che questo grido silenzioso di aiuto incontri la Chiesa vigilante affinché, tenendo fisso lo sguardo in Cristo crocifisso non si dimentichi di tanti fratelli e sorelle lasciati alla mercé della violenza! Ancora per tutti coloro che si trovano nella precarietà economica, soprattutto i disoccupati, gli anziani, gli immigrati, coloro che non hanno casa, i carcerati e coloro che sperimentano l’emarginazione.

Che la preghiera della Chiesa e la sua vicinanza attiva dia loro consolazione e aiuto nella speranza, forza e audacia per la difesa della dignità della persona!”

IL PAPA VISTO DAL SUO CONFESSORE

Il sacerdote francescano Fray Berislao Ostojic OFM, confessore in Argentina del cardinale Jorge Maria Bergoglio, nella sua lettera inviata a suo fratello che vive a Zagreb, Croazia, fra l’altro, si domanda da dove venga al Papa “l’audacia dei gesti, la gioia per il servizio”; il frate francescano così spiega: “dal mio punto di vista personale la cosa mi sembra chiara. La colonna vertebrale, dalla quale si articolano i gesti e le parole, occorre trovarla e la si riconosce nella sua attitudine orante, nella capacità di stare difronte al Tabernacolo e dissetarsi nell’intimità con Cristo con le ricchezze con le quali Gesù riempie i cuori che si aprono a Lui affinché li illumini e gli dia forza”, e continua dicendo che nell’omelia che Bergoglio pronunciò durante la consacrazione del vescovo di Azul, Mons. Salaberry, gesuita, riferendosi alle difficoltà che si presenteranno nella vita di vescovo, “quando tutto sembra oscuro”,lo esortava: “Allora, impariamo a sbucciarci le ginocchia davanti al Tabernacolo. Lui, Gesù, non inganna mai”.

(09-06-2013)

Solenne Adorazione Eucaristica in contemporanea mondiale

http://francescopapa.myblog.it/archive/2013/05/28/solenne-adorazione-eucaristica-in-contemporanea-mondiale.html

Adorazione Eucaristica contemporanea nel Mondo il 2/6 evento dell’Anno della Fede.

http://www.ilvaticanese.it/2013/05/adorazione-eucaristica-contemporanea-nel-mondo-il-26-evento-dellanno-della-fede/

Il mondo intero per un’ora unito a Papa Francesco per l’Adorazione Eucaristica

http://www.tgvaticano.it/index.php/il-mondo-intero-per-unora-unito-a-papa-francesco-per-ladorazione-eucaristica/

– GMG RIO DE JANEIRO 2013


………”Adesso, ragazzi, dobbiamo continuare a vivere giorno per giorno quello che abbiamo professato insieme alla GMG” Papa Francesco

 


FESTA DI ACCOGLIENZA DEI GIOVANI ……..e l’Eucaristia
25 luglio 2013 


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SANTA MESSA CON I VESCOVI DELLA XXVIII GMG E CON I SACERDOTI, I RELIGIOSI E I SEMINARISTI ………..e l’ Adorazione Eucaristica
27 luglio 2013 


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Grottamare

Pubblicato il 9 Agosto 2012

GROTTAMMARE (AP)

INIZIA L’ADORAZIONE  EUCARISTICA PERPETUA

 

 


“Sostengo con convinzione l’opportunità dell’iniziativa e incoraggio coloro che hanno dato la disponibilità”

Con queste parole Carlo Bresciani, vescovo di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, ha accolto il desiderio di istituire l’Adorazione Eucaristica Perpetua a Grottammare.

Dopo la Santa Messa delle ore 11 di domenica 16 febbraio nella parrocchia di Pio V, il Vescovo Mons Carlo Bresciani ha portato in processione il Santissimo fino alla chiesa di sant’ Agostino, nel centro storico, dove, seguito da centinaia di persone, è stato intronizzato e da questo momento rimarrà esposto all’adorazione dei fedeli notte e giorno, ininterrottamente.

Don Giorgio Carini, parroco di San Giovanni Battista, nel centro storico di Grottammare, ha spiegato che la richiesta dell’Adorazione perpetua  “è stata un’esigenza nata dai laici da tempo. Abbiamo avuto l’incontro con un missionario della Santissima Eucaristia, Padre Justo Lofeudo, che ci ha aiutato a concretizzare l’iniziativa”.

 

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Siria: adorazione notturna per la pace

Pubblicato il 9 Agosto 2012

 


Siria: Adorazione notturna permanente per impetrare la pace e per fermare il terrorismo
Questa l’arma “potente” della comunità ecumenica del Monastero di San Giacomo a Qarah, tra Homs e Damasco


ROMA, 29 Agosto 2013 (
Zenit.org) – Di fronte al pericolo, al futuro incerto, contro il male della guerra e del terrorismo, “armi potenti sono la preghiera e l’Adorazione del Santissimo Sacramento”: nel Monastero di San Giacomo a Qarah (città fra Damasco e Homs), la comunità residente – una comunità ecumenica che accoglie 20 fra religiosi e religiose di 8 nazionalità e di diverse confessioni cristiane – dedica le giornate alla preghiera incessante. P. Daniel Maes, sacerdote cattolico belga, responsabile della comunità, riferisce a Fides che oggi e nei prossimi giorni i sacerdoti e le suore danno vita a una Adorazione Eucaristica notturna, “coscienti della forza della preghiera e con fede nella Provvidenza di Dio”: La comunità attualmente ospita anche alcune famiglie musulmane (circa 20 persone) rifugiate al convento a causa del conflitto civile in corso…
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NELL’ EUCARISTIA C’E’ LA SALVEZZA

Pubblicato il 9 Agosto 2012

NELL’EUCARESTIA C’E’ SALVEZZA

testimonianza

 

Ciò che racconterò è una storia, la mia, di morte. Morte spirituale e anche fisica che per grazia di Dio si muta in salvezza.

A Lui sia lode!

Ricordo la mia vita solo a partire dall’età di 12 anni: all’insorgere di una malattia grave progressiva e cronica.

Prima, nella mia infanzia, rimane il buio.

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VI CONVEGNO DI TUTTA LA TOSCANA sull’ ADORAZIONE PERPETUA,

Pubblicato il 9 Agosto 2012

VI CONVEGNO DI TUTTA LA TOSCANA sull’ ADORAZIONE PERPETUA”

Sabato 6 giugno 2015,  vigilia della Solennità del Corpus Domini, a Pistoia, nella Cattedrale di San Zeno, sarà celebrato il VI Convegno delle Adorazioni Eucaristiche Perpetue della Toscana dal titolo: “Eucarestia e missione”. Da tutta la regione affluiranno, a partire dalle ore 14.30 quegli adoratori del Santissimo Sacramento che tengono viva, nel cuore delle loro città, una preghiera ininterrotta, giorno e notte, preghiera d’intercessione per la Chiesa ed il mondo, unita a quella incessante di Gesù al Padre. Si tratta di  veri missionari che credono nell’efficacia della contemplazione e  cercano di testimoniare la centralità di Cristo nella loro vita. A Pistoia   l’esperienza spirituale ed umana dell’Adorazione Perpetua si protrae ormai da dieci anni: sorta nel 2005 all’interno della  cappellina adiacente alla Chiesa di San Paolo Apostolo   richiama  fedeli provenienti da  tutta la Diocesi. Trecento persone iscritte si alternano fino a coprire le 24 ore del giorno per 365 giorni all’anno. Così ormai da  dieci anni senza interruzioni. Avviata durante il ministero del Vescovo Mons. Simone Scatizzi, confermata da Mons. Mansueto Bianchi, continua oggi con il nuovo Vescovo Mons Fausto Tardelli.

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La comunione ricevuta sulla lingua e in ginocchio

Pubblicato il 9 Agosto 2012

 

 UFFICIO DELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE DEL SOMMO PONTEFICE

La comunione ricevuta sulla lingua e in ginocchio

 

La più antica prassi di distribuzione della Comunione è stata, con tutta probabilità, quella di dare la Comunione ai fedeli sul palmo della mano. La storia della liturgia evidenzia, tuttavia, anche il processo, iniziato abbastanza presto, di trasformazione di tale prassi. Sin dall’epoca dei Padri, nasce e si consolida una tendenza a restringere sempre più la distribuzione della Comunione sulla mano e a favorire quella sulla lingua. Il motivo di questa preferenza è duplice: da una parte, evitare al massimo la dispersione dei frammenti eucaristici; dall’altra, favorire la crescita della devozione dei fedeli verso la presenza reale di Cristo nel sacramento.

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L’Eucaristia è una festa

Pubblicato il 9 Agosto 2012

 

siria
L’Eucaristia è una festa, non un semplice ricordo

A Santa Marta, papa Francesco sottolinea: la messa non è un evento “sociale” o “abituale” ma è la “memoria della Passione del Signore”, la Sua reale presenza in mezzo a noi


Di Luca Marcolivio

CITTA’ DEL VATICANO, 03 Ottobre 2013 (Zenit.org) – La messa non è un “evento sociale” ma è la reale presenza del Signore in mezzo a noi. La celebrazione eucaristica non va trasformata in un “evento abituale” ma è sempre una “festa”. Lo ha detto papa Francesco durante l’omelia di stamattina a Santa Marta, celebrata alla presenza del Consiglio dei Cardinali per la riforma della Chiesa, che oggi conclude la prima sessione di lavoro.

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