testimonianze

Testimonianze di Laici
28 testimonianze

Bologna 31-8-2016

Gesù l’ora di adorazione in cui io sto con te è l’ora più bella della giornata, della mia vita. Davanti a Te che sei bellezza infinita anche se non ti vedo so che Tu mi guardi e mi esaudisci per quello che chiedo specialmente per la mia conversione.

Ti amo, ti amo, ti amo. Aumenta la mia fede, non mi allontanare mai da Te, sei l’Amore, sei Tutto.

LC

GRAZIE ANCORA
Bologna 24-08-2016

Adorare il Signore per me è una grande pulizia che faccio al mio corpo.

Adorare il Signore è bellissimo, è entrare in uno stato di quiete, è abbandonarsi a Lui.

Adorare il Signore è affidarsi, è pace, è innamorarsi di Lui e voler essere più presente nell’adorazione.

Grazie per aver permesso, organizzato, creato tale organizzazione dell’adorazione perpetua.

Bologna 5 luglio 2016

Trascorro le due ore di adorazione in combattimento tra la confusione del mondo ed il silenzio del Signore Gesù, ma Lui lavora, lavora il mio cuore e me ne accorgo nel quotidiano perché Egli diviene ogni giorno di più Re e Signore della mia vita.

ARIDITA’ – Bologna

Trascorro momenti di grande aridità dove non sento nulla eppure io credo fermamente che in adorazione davanti a me in quell’Ostia sia realmente presente Gesù così com’è esattamente in Paradiso davanti al Padre e allora mi stupisco….rimango ogni volta in questo grande stupore e meraviglia nel pensare che Lui è lì proprio lì davanti a me e così penso “Gesù sei vivo e realmente presente davanti a me, ti amo e ti adoro”.

Grazie Gesù !

Domenica 2 Luglio mi ero offerta di sostituire un adoratore nell’ora 5/6 . Nella settimana avevo avuto una grave perdita di sangue che ancora continuava copiosamente tanto che avevo dovuto rinunciare ai miei turni di adorazione. Quando sono andata a dormire,la notte del Sabato,ho detto a Gesù :”stavolta vado,fai te” . Quando suona la sveglia-ore 4-mi alzo con molta fatica,con tanta debolezza pensando già di rientrare a casa appena finita la mia Ora Santa per tornare a dormire e a riposare prima del lavoro. Quando arrivo da Gesù ,immediatamente,grande Gioia;ero felicissima di vederLo come la sposa con lo Sposo. Da quel momento via la fatica,via la debolezza,via il sonno!!! Sono rimasta lì fino alle 7 poi Messa alle 7.30 poi al lavoro fino alle 13 poi di nuovo da Gesù per 3 ore . Sono tornata a dormire verso le 22/22.30 senza più alcuna perdita . FINITE !!!

Grazie Gesù !

Adoratrice di Caep Bologna

 

a Bologna

Sono una Adoratrice Jolly cioè sostituisco, quando c’è necessità, nella chiesa Santissimo Salvatore a Bologna in via Cesare Battisti dove viene svolta l’Adorazione Perpetua, dove cioè si trova esposto Gesù continuamente giorno e notte per 24 ore e a turni organizzati, è sempre garantita la presenza di qualcuno. A causa dei tanti impegni parrocchiali, del lavoro e di alcune opere di volontariato non mi è ancora stato possibile prendere parte stabilmente, per questo ho dato la disponibilità almeno come sostituzioni e devo dire che ogni ora che sono riuscita a trascorrere col Signore mi ha donato frutti meravigliosi di pace, speranza e forza tali, da permettermi di riprendere il cammino faticoso della mia travagliata vita. In particolare le ore notturne sono state speciali. Davvero sentivo la vicinanza e l’abbraccio di Dio, la Sua presenza che nella solitudine con Lui mi permetteva di parlarGli di ogni mio dolore e fatica, di ogni persona sofferente che porto nel cuore, di poterGli affidare l’anima dei miei cari che non sono più qui con me, di chiedere piangendo un aiuto e un’indicazione su come affrontare ogni dolore che ho nel cuore… posso dire che la fatica di alzarsi nel mezzo della notte, è stata ampiamente ricompensata dalla profonda pace che ho provato dopo quell’ora con Gesù e che con i tempi di Dio (non i miei!) ho sempre potuto constatare che l’aiuto mi è arrivato e che con tanti segni il Signore mi ha guidata secondo la Sua Volontà, per il mio bene. Ringrazio quindi che a Bologna ci sia questa meravigliosa opportunità, consiglio di provare questa dolce esperienza che ci permette di fermarci un attimo nel travagliato e chiassoso mondo in cui viviamo, per gustare il silenzio e la pace che durante l’Adorazione ci avvicinano al Cielo.

La scoperta del dono dell’Adorazione Eucaristica

Ho scoperto l’Adorazione Eucaristica tre anni fa “per caso” avrei detto allora, ma ora dico grazie a Dio perché sono sicura che era Lui che mi stava chiamando.

Io lavoravo in centro e durante la pausa pranzo non avevo tempo di rientrare a casa. Allora a volte stavo in un bar o in biblioteca o facevo una passeggiata se il tempo era bello e fu proprio durante una di queste passeggiate che ho scoperto che la chiesa del SS. Salvatore era sempre aperta.

Quando entrai la prima volta erano appena passate le ore 13 e da poco era iniziata la S. Messa e vi partecipai. Visto che la dopo la Messa avevo ancora un’ora di tempo prima di rientrare in ufficio decisi di rimanere: avevo bisogno di fermarmi in un luogo dove potessi raccogliermi e pregare. Non sapevo neanche cosa fosse l’Adorazione Eucaristica ma guardando verso l’altare (che allora era nella cappella laterale) dove stava l’Ostia Divina provavo una grande pace e serenità. Presi a frequentare la Chiesa quasi tutti i giorni fermandomi sempre dopo la Messa e ogni volta restavo affascinata dalla quiete che entrava in me, soprattutto nella mia mente. Guardavo quell’ostia e restavo come incantata in ascolto. Un’esperienza nuova per me questo ascolto silenzioso. frasi…”sia santificato il tuo nome”….”sia fatta la Entravo con la testa piena di pensieri e preoccupazioni e ne uscivo leggera e serena.

Da allora sono trascorsi due anni di presenza consapevole davanti al Signore e tanti cambiamenti sono avvenuti nella mia vita esteriori ed interiori.

Diventare adoratrice per me ha significato prendere seriamente in considerazione il contatto personale con Gesù e qualcosa in me è cambiato. Credere che Lui è davvero qui mi riempie di gioia e aspetto il mio appuntamento settimanale con sicurezza. Lui mi accoglie così come sono, lui mi ama sempre con tutte le mie imperfezioni, le mie ansie, lui mi aiuta a superare le mie difficoltà. Ed io sto imparando ad amarlo, io voglio amarlo così come lui stesso mi sta insegnando.

Ma quello che veramente succede che non finisce ancora di sorprendermi sono i frutti che raccolgo durante la settimana: gli incontri. Sì, gli incontri con le persone hanno una diversa qualità che mi porta a vivere le relazioni in un modo più autentico e con maggiore umanità.

A.B di Bologna

al tempo del Covid-19

SIAMO A FINALE EMILIA, NEL 2006 PRECISAMENTE IL 23 GIUGNO 2006  IL GIORNO DEL CORPUS DOMINI NASCE L’ADORAZIONE AL SANTISSIMO SACRAMENTO., NELLA CAPPELLINA di ADORAZIONE DEL DUOMO DI FINALE.
ERA UN GIOVEDI MATTINA SI ADORAVA  FINO A VENERDI , POI DOPO POCO AGGIUNGEMMO  SABATO, POI DOMENICA. ERAVAMO E SIAMO ANCORA UN CENTINAIO DI PERSONE, IO SONO LA RESPONSABILE  MA CHI LAVORA VERAMENTE E’ IL SIGNORE. TUTTE LE SETTIMANE SENZA INTERRUZIONE DAL GIOVEDI ALLA DOMENICA MATTINA GIORNO E NOTTE SI RIPETEVA.

NEL 2008 IL SIGNORE CI HA DATO ANCHE IL PANE, LO SOTTOLINEO PERCHE’ E FRUTTO DI ADORAZIONE TANTO PANE PROFUMATO ED ABBONDANTE CHE RACCOGLIAMO DAI FORNAI DI DIVERSI PAESI, PANE DI GIORNATA AVANZATO E PRODOTTI DA FORNO PER  LA PARROCCHIA DI FINALE CHE POI DONA AI POVERI, AI PARROCCHIANI, ALLE CARITAS DI DIVERSI PAESI. PASSANO GLI ANNI E NEL 2012 ARRIVA IL TERREMOTO

QUELLA NOTTE DEL 20 MAGGIO ORE 04,5 C’ ERO IO DAVANTI AL
SANTISSIMO, MI RIFUGIAI SOTTO L’ ALTARE, SOPRA DI ME C’ERA  IL SIGNORE CHE PROTEGGEVA  INFATTI LA CAPPELLINA E’ RIMASTA INTATTA MENTRE IL DUOMO  SI  SGRETOLAVA. HO AVUTO L’ONORE DI PORTARE FUORI IO IL SANTISSIMO E DI CONSEGNARLO AL NOSTRO PARROCO CHE RADUNAVA  IN  PIAZZA DEL CASTELLO  LA GENTE CHE PIANGEVA, RICORDO ALZO’ LE BRACCIA CON L’OSTENSORIO ED IL SANTISSIMO E LO PORTO’ IN CANONICA CON SOLENNITA’.

NON LO DIMENTICHERO’ MAI PIU’.

DAL TERREMOTO POI SIAMO PASSATI AD ADORARE IN UNA CAPPELLINA INTERNA DEL SEMINARIO, POI DI NUOVO IN CHIESA ORA, L’UNICA CHE CI E’ RIMASTA. SONO 14 ANNI QUEST’ANNO DI ADORAZIONE..
IL MERCOLEDI DELLE CENERI VISTO CHE ERA TUTTO BLOCCATO CAUSA PANDEMIA COVID ABBIAMO CHIESTO IL PERMESSO DI POTER ADORARE DALLE 8 DI MATTINA E DI CONTINUARE POI PER  TUTTA LA SETTIMANA  COSÌ IL SIGNORE CI HA COMPLETATO  L’ADORAZIONE, ORA E’ PERPETUA !

IL MARTEDÌ SOLO CI E’ STATO CHIESTO DI SOSPENDERE PER PULIRE LA CHIESA.
ABBIAMO AVUTO NUOVE ISCRIZIONI, ANCHE DI PERSONE  CHE PREFERISCONO LA PREGHIERA NOTTURNA, LA CHIESA E’ SEMPRE APERTA,
ORA LE CELEBRAZIONI  AVVENGONO NEL CHIOSTRO DEL SEMINARIO  ED IN CHIESA CI SIAMO SEMPRE SOLO NOI AD ADORARE IL NOSTRO DIO CHE CI RADUNA E CI PROTEGGE.

L.

“Lodate e benedite il mio Signore”

Faccio parte dei primi adoratori di Bologna.
Quando l’Arcivescovo Matteo Maria Zuppi ha dato vita all’adorazione eucaristica perpetua in
questa Chiesa, ci ha scritto una lettera ed ha fatto riferimento ad una “preghiera intensa”, che apre il
cuore all’amore di Dio e all’amore dei fratelli.
Posso confermare che effettivamente è così! Di adorazione in adorazione mi sono resa conto che il
cammino degli adoratori è un cammino costruttivo che aiuta a crescere nella relazione spirituale ed
intima con Gesù e con i fratelli e a portare i frutti di questa relazione nella vita di ciascuno di noi.
Concludo questa piccola testimonianza con un versetto del Cantico delle Creature di san Francesco,
che per me esprime tutto il senso e la bellezza dell’adorazione: “Lodate e benedite il mio Signore e
ringraziatelo e servitelo con grande umiltà”.

S.C.

Ti amo Gesù!

“Come accadrebbe in un percorso ad ostacoli, sono arrivata a Bologna il 29 Aprile del 2015 e nel 2016 il Signore, conoscendo il mio desiderio da anni, mi ha combinato un incontro con l’Adorazione Eucaristica Perpetua tramite il caro Antonio che, contattato da me telefonicamente, mi propose, ed io accettai, di coprire l’ora 10-11 del Giovedì.
Tanti Giovedì sono trascorsi e quest’ora è diventata un desiderio, il desiderio di AmarLo e TestimoniarLo.
Il silenzio del Frate che prepara la Cerimonia Eucaristica o il rumore di quello che pulisce, quello che toglie la cera dalla sabbia e riposiziona le candele, colui che trascinando i sandali si inginocchia e prega stringendo il rosario.
Donne e uomini che pregano.
Tutti fratelli e sorelle che mi accompagnano e guidano.
Innumerevoli sono stati i doni di Carità ed i Giovedì, spesso, li hanno calendarizzati. La mia richiesta é sempre la stessa: “Usami ed aiutami ad essere usata da Te”!
Ti amo Gesù buono e fedele.”
C.

“Per caso” ma non per caso

Nel settembre del 2017 mi sono trasferito nuovamente a Bologna dopo un periodo di
sette anni trascorsi altrove, rivivendo così la difficile situazione di chi cerca alloggio in
questa città.
Un pomeriggio per una curiosa circostanza mi trovai nella piazzetta antistante la Chiesa di
San Salvatore e, non avendola mai vista all’interno, decisi di visitarla.
Ricordo il cartello posto all’entrata con il versetto dal Vangelo secondo Matteo a grandi
caratteri “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro”.
Ricordo anche il silenzio che mi avvolgeva ed il mio sguardo convergere in un istante,
come in un gioco di prospettiva, verso il punto di fuoco: l’ostensorio sull’altare con il
Santissimo esposto.
Nei giorni seguenti San Salvatore divenne il luogo in cui, recandomi più volte al giorno e
sconfortato dai vani tentativi di trovare al più presto una sistemazione, ricevevo il ristoro di
cui avevo bisogno stando semplicemente seduto a guardare quel punto di fuoco.
Presto mi iscrissi come adoratore e, venuto a conoscenza delle tante attività organizzate
dai frati, frequentai anche un ciclo
di incontri in cui mi si aprirono gli occhi sull’importanza dell’adorazione per un cristiano.
L’ora di adorazione ha così instaurato un certo ordine nella mia vita spirituale facendomi
vivere due dimensioni nel rapporto con Gesù.
La prima dimensione è nel tempo, ad intervalli regolari. É qui che l’ora settimanale
prestabilita suscita, con gioia, una certa attesa per quell’incontro.
La seconda dimensione è senza tempo, come in un movimento circolare fede e
contemplazione si rincorrono continuamente in un incontro reale del vero Dio e vero
Uomo.
Le grazie ricevute sono state molteplici in questi tre anni, ma dovendo scegliere cercherò
di dare testimonianza a quella che ritengo sia la più importante.

Quel pomeriggio di settembre ha cominciato a germogliare una nuova consapevolezza in
cui mi sono accorto finalmente, e con grande stupore, che il Dio vivente ha voluto da
sempre incontrarmi e non ha aspettato altro.
Nel momento in cui siamo disposti ad incontrarlo tutto viene messo in nuova luce
rivelando senza ombre come tutti i tasselli della nostra vita vissuta confluiscono in questa
sua volontà fondata esclusivamente sull’amore incondizionato che nutre per ciascuno di
noi.
G.S.

da Lanciano…..

Sono un ragazzo che si approssima a completare gli studi universitari di Ingegneria.
La mia testimonianza riguardo l’ Adorazione Eucaristica parte da lontano in quanto fui già avviato ad essa nel periodo antecedente il mio arrivo a Bologna. La mia città natale  infatti é Lanciano la quale è già legata all’ Eucaristia in modo speciale essendo sede del primo Miracolo Eucaristico della storia.
Durante i primi anni di università non portai avanti tale pratica, non conoscendo neanche la Chiesa di San Salvatore, e soltanto da circa 3 anni  ho avuto modo di ritrovarla anche qui a Bologna.
La mia testimonianza, sostanzialmente, intende ribadire la necessità dell’Adorazione come pilastro di vita cristiana seconda soltanto ai Sacramenti. Credo basti citare le parole che ebbi a sentire da parte di Santa Madre Teresa di Calcutta che, in un incontro col cardinal Angelo Comastri, disse a lui questa frase: ” eminenza, senza preghiera e senza Adorazione non si riesce ad aver la forza per poter andare avanti”… Ecco, io non posso fare altro che fare mie queste parole e sostenerle come esortazione anche per i giovani miei coetanei affinché riscoprano la necessità di avere Dio nella propria vita.
Nell’ odierna e chiassiosa società attuale sempre più cercano di illuderci di poter fare a meno di Dio, e di Cristo in particolare,ma noi sappiamo perfettamente che senza di Lui la vita dell’uomo non può che essere svuotata di senso e privata di significato.
Grazie.
M.