La scoperta del dono dell’Adorazione Eucaristica

Ho scoperto l’Adorazione Eucaristica tre anni fa “per caso” avrei detto allora, ma ora dico grazie a Dio perché sono sicura che era Lui che mi stava chiamando.

Io lavoravo in centro e durante la pausa pranzo non avevo tempo di rientrare a casa. Allora a volte stavo in un bar o in biblioteca o facevo una passeggiata se il tempo era bello e fu proprio durante una di queste passeggiate che ho scoperto che la chiesa del SS. Salvatore era sempre aperta.

Quando entrai la prima volta erano appena passate le ore 13 e da poco era iniziata la S. Messa e vi partecipai. Visto che la dopo la Messa avevo ancora un’ora di tempo prima di rientrare in ufficio decisi di rimanere: avevo bisogno di fermarmi in un luogo dove potessi raccogliermi e pregare. Non sapevo neanche cosa fosse l’Adorazione Eucaristica ma guardando verso l’altare (che allora era nella cappella laterale) dove stava l’Ostia Divina provavo una grande pace e serenità. Presi a frequentare la Chiesa quasi tutti i giorni fermandomi sempre dopo la Messa e ogni volta restavo affascinata dalla quiete che entrava in me, soprattutto nella mia mente. Guardavo quell’ostia e restavo come incantata in ascolto. Un’esperienza nuova per me questo ascolto silenzioso. frasi…”sia santificato il tuo nome”….”sia fatta la Entravo con la testa piena di pensieri e preoccupazioni e ne uscivo leggera e serena.

Da allora sono trascorsi due anni di presenza consapevole davanti al Signore e tanti cambiamenti sono avvenuti nella mia vita esteriori ed interiori.

Diventare adoratrice per me ha significato prendere seriamente in considerazione il contatto personale con Gesù e qualcosa in me è cambiato. Credere che Lui è davvero qui mi riempie di gioia e aspetto il mio appuntamento settimanale con sicurezza. Lui mi accoglie così come sono, lui mi ama sempre con tutte le mie imperfezioni, le mie ansie, lui mi aiuta a superare le mie difficoltà. Ed io sto imparando ad amarlo, io voglio amarlo così come lui stesso mi sta insegnando.

Ma quello che veramente succede che non finisce ancora di sorprendermi sono i frutti che raccolgo durante la settimana: gli incontri. Sì, gli incontri con le persone hanno una diversa qualità che mi porta a vivere le relazioni in un modo più autentico e con maggiore umanità.

A.B di Bologna