Amami come sei-Testimonianza di un’adoratrice BOLOGNA

Per favore ; Grazie ; Perdonami : quelle tre parole che il nostro papa Francesco ci indica come fondamentali per la coppia degli sposi sono, a mio parere, anche quelle che dovremmo usare nel nostro rapporto personale con Gesù. Sono quelle del bambino con la mamma, che si fida e si lascia guidare con abbandono,  senza paura.

Ho scoperto l’adorazione eucaristica a 15 anni. Durante un ritiro spirituale vicino a Parigi, le suore ci chiedero di alzarci di notte a pregare davanti al Santissimo Sacramento. Dovevamo prendere un turno di un’ora di preghiera silenziosa.

 

E cosi arrivai tra le 4 e le 5 del mattino, ancora addormentata, in una cappella nella quale si vedeva soltanto Lui, silenziosissima nel cuore della notte. Fu una scoperta : subito mi trovai abbracciata,  riscaldata e consolata dalla Sua pace, come davanti a un amico, veramente all’Amico per eccellenza. Ricordo ancora che nello stupore e l’emozione gioiosa di sentirmi cosi ben voluta da Dio, trovai davanti a me un testo molto bello, che conservo ancora oggi : « Amami come sei », attribuito spesso a sant’Agostino, anche se probabilmente non è lui  l’autore. Quelle parole mi hanno sempre accompagnato nel cammino della preghiera, perchè sembrano le parole di Gesù all’anima nostra : « IO sono il fedele ! Se tu dovrai soffrire,  IO ti darò la forza ; se tu dovrai lottare,  IO sarò accanto a te. Tu dammi il tuo cuore : IO ti darò di amare molto di più di quanto tu stesso possa desiderare !! Non aspettare di essere santo ! » . Gesù ci promette un amore senza condizioni, che supera le nostre debolezze e i nostri limiti : « Conosco la tua miseria, le lotte, le tribolazioni della tua anima ; la debolezza, le infermità del tuo corpo ; so la tua viltà, i tuoi peccati, i tuoi limiti : però ti dico ugualmente : « Amami, cosi come sei, dammi il tuo cuore » .

Come sicuramente ogni cristiano, ho sperimentato spesso quell’amore nella mia vita, offerto nell’incontro e nel dialogo con Gesù risorto e misericordioso, e che trova un prolungamento naturale nella vita fraterna.

 

Quell’ incontro nell’adorazione eucaristica notturna  fu per me qualcosa di speciale e gioioso, l’inizio di un cammino di fede e conversione.  Cambiò tutto : le mie relazioni familiari e amicali diventarono più serie e profonde, e da allora cominciai davverò a uscire da me stessa per interessarmi agli altri. Capii anche di dover dedicare non solo più tempo alla preghiera e ai sacramenti, alla vita della Chiesa, ma anche il mio studio e futuro lavoro al Signore e agli altri. In un’ora, il Signore ha cambiato la mia vita ! Sia lodato il Suo nome !

 

Da allora, ho cercato e trovato sempre Gesù nel Santissimo Sacramento : durante ritiri spirituali o pellegrinaggi con la parrocchia o da sola, in varie abbazie e chiese. Ricordo particolarmente la bellissima esperienza di preghiera fatta vicino al Cuore di Gesù, nella cappella di Paray-le-Monial dove Gesù apparse a santa Marguerite-Marie Alacoque. Fui portata poi dai miei amici parigini alle notti d’adorazione al Sacro Cuore : l’urgenza di cambiare il mondo con la preghiera e la pratica cristiana ci premeva, seguendo il nostro pastore Giovanni Paolo II. Urge sempre pregare, non solo per noi, ma anche per i bisogni di tutti gli altri e la pace nel mondo : « Vincere il male con il bene » è un programma sempre d’attualità.

 

Ritrovai anche qualche oasi di tranquillità negli studi in diversi luoghi : dalle Suore dell’Adorazione Reparatrice a Parigi, che tengono la cappella aperta per l’adorazione perpetua tutto il giorno, poi, come giovane sposa trasferita in Italia, nella cappella dell’Adorazione perpetua delle Figlie della Chiesa, a due passi del Duomo di Milano, e dalle Clarisse a Rimini. Al mio arrivo a Bologna, capii una volta in più di essere guidata dal Signore : mio marito mi disse che vicino a casa nostra c’era una chiesa che proponeva l’Adorazione eucaristica continua !

 

Cosi scoprii la chiesa del Santissimo Salvatore a Bologna, e con grande gioia ritrovai anche la Comunità di San Giovanni, che avevo conosciuta in Francia : « Non temere. Sono qui e ti amo » . Mi rimaneva un passo da compiere : iscrivermi all’adorazione, ma non mi sentivo ancora pronta a compierlo . A decidermi furono paradossalmente gli eventi terribili successi a Parigi a gennaio scorso : potevamo lasciar fare senza reagire ? Potevo io, come cristiana, rimanere insensibile alla sofferenza degli altri ? Cosi, dopo aver pianto e pregato davanti a Lui (si soffre di essere lontani quando viene colpito il nostro paese, i nostri valori), capii di dover prendere un impegno urgente: iscrivermi per far trionfare la pace, perchè Gesù sia amato, onorato e lodato .

 

Non posso cambiare il mondo, ma posso sempre pregare, e questa preghiera unita a tante altre viene portata nel Cuore di Gesù e cambia davvero le cose, cambia il mio cuore, che diventa capace di toccare anche altri cuori con la sana contagione dell’amore. Cosi capii anche di dover pregare per i tanti cristiani perseguitati nel mondo, e per la pace. L’adorazione mi ha sempre risollevata, anche in momenti bui e difficili come quelli. Gesù guarisce, sana, conforta, è vivo in mezzo a noi,  e vuole anche oggi  aver bisogno di noi, delle nostre mani, delle nostre braccia, della nostra parola, per testimoniare di Lui e del Suo immenso amore. Nell’adorazione eucaristica, si ricevono anche grazie di perdono per chi ci ha fatto del male, forza di guarire e di guardare in avanti oltre al buio, verso la Sua Luce, Pace e Gioia. Si riceve, in ricompensa del nostro abbandono nelle Sue mani, molto di più di quello che osavamo chiedere, perchè Gesù con noi è infinitamente generoso ! Veramente Lui ci guida e accompagna sempre ! « Amami cosi come sei. Voglio l’amore del tuo cuore povero. Se per amarmi aspetti di essere perfetto, non mi amerai mai. ( …) Amo tutto di te : anche la debolezza . Amo l’amore dei poveri ! è il canto del tuo cuore che voglio .( …) Ti ho creato solo per l’amore !!!  Ama : e l’amore ti farà fare fare tutto il resto senza che nemmeno te ne accorga. Cerca solo di riempire d’amore il momento presente. »