*Card Athanasius Schneider:*
“Noi riteniamo che il momento dell’incontro con la Divina Persona del Redentore, esiga per sua natura anche esteriormente un gesto tipicamente sacro come la prostrazione in ginocchio, allo stesso modo delle donne le quali, la mattina della Rissussezione, hanno adorato il Signore Risorto prostrandosi a terra davanti a Lui.
E come pure hanno fatto poi gli Apostoli e San Tommaso dicendo :
” *MIO SIGNORE E MIO DIO!”*
▪La Comunione e in ginocchio è in UBBEDIENZA al magistero* della Chiesa, così come stabilito anche nel Canone di Diritto Canonico n.214:
” i fedeli hanno il *diritto* di rendere culto a Dio secondo le disposizioni del proprio rito approvato dai legittimi Pastori della chiesa ( REDEMPTONIS SACRAMENTUM
*N. 91: “non è lecito negare la comunione ai fedeli che vogliono riceverla in ginocchio* )
*▪In UBBIDIENZA* a quanto più volte *esortato dal PREFETTO della Congregazione al Culto divino e ai Sacramenti, il CARDINAL ROBERT SARAH,* il quale anche di recente, così si esprime nella prefazione al libro di don Federico Bortoli: “La distribuzione della comunione sulla mano. Profili storici, giuridici e pastorali” :






