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MIRACOLO DEL NOSTRO TEMPO

 

 MIRACOLO DEL NOSTRO TEMPO

(Dati estratti dal sito ReligionenLIbertad.com) 

22-10-2012

 

 

 

Sacerdote riscatta parrocchia marsigliese che stava per essere chiusa, dice: “La vita spirituale non si concepisce senza l’adorazione del Santissimo Sacramento e senza un ardente amore per Maria”


Il sacerdote francese, padre Michel Marie Zanotti Sorkine, di circa cinquanta anni è di origine russa, italiana e corso. E’ oggi conosciuto in tutta la Francia e fuori perché gli diedero una parrocchia di Marsiglia che stava sul punto di essere chiusa per via della quasi inesistenza di fedeli, al centro di una forte presenza musulmana, mentre attualmente partecipano alla Messa domenicale più di settecento fedeli.

Da quando arrivò, oramai da otto anni, ha battezzato circa duecento adulti. Il segreto? Cristo, il Signore, nei sacramenti, sempre disponibile attraverso il sacerdote, in una nuova e curata liturgia, in una chiesa sempre pulita, accogliente e sempre aperta. E, naturalmente, la presenza silenziosa e operante della Santissima Vergine.

La liturgia è centrale perché manifesta la fede di quello che si celebra. Una liturgia non curata è riflesso di carenza nella fede.

Le persone si sentono attratte alla sua chiesa per la ricchezza dell’Eucaristia. Dice P. Michel Marie: “Do un’ importanza speciale alla celebrazione della Messa per evidenziare il significato del sacrificio eucaristico e la realtà della Presenza”. “La vita spirituale non si concilia senza l’adorazione e la recita quotidiana del Rosario diretto agli studenti e ai giovani. Sostiene, con assoluta ragione, che la bellezza della liturgia conduce a Dio. Le sue omelie sono curate e famose con continue chiamate alla conversione, alla salvezza. Secondo P Michel Marie, il non parlare della necessità della salvezza “è forse una delle principali cause dell’indifferenza religiosa che viviamo nel mondo contemporaneo”. Prima di tutto chiarezza nel messaggio evangelico. Per questo mette in allarme riguardo la frase che tanto frequentemente viene ascoltata e ripetuta “tutti andremo in cielo” dicendo che è un errore che può risultare tragico. E’ “altra cosa che ci può ingannare” poiché c’è da lottare, incominciando dal sacerdote, per raggiungere il Paradiso.

Tutt’uno con l’Eucaristia, padre Zanotti Sorkine si è dedicato fin dal principio a trascorrere molto tempo nel confessionale. Moltissime persone di ogni età e condizione si avvicinano al sacramento della riconciliazione. Code di parrocchiani per confessarsi aspettano fin da prima dell’apertura della chiesa. Molti anche vanno a chiedere al sacerdote consigli, chi trascorre lunghe ore nel confessionale, anche oltre le 23.

In una intervista per KTO, televisione francese, diceva che “se oggi durante il giorno la chiesa non è aperta significa da un certo punto di vista che non abbiamo nulla da proporre, che tutto cio’ che offriamo è finito. Al contrario in questo caso la chiesa è aperta tutto il giorno, c’è gente che viene, praticamente mai abbiamo avuto furti, c’è gente che prega e le garantisco che questa chiesa si trasforma in uno strumento straordinario che favorisce l’incontro fra l’anima e Dio”.

Insieme al primato dei sacramenti, questo sacerdote francese, ha dato importanza ai sacramentali e fra questi alla veste talare che indossa e al rosario che porta nelle sue mani. Per questo prete di alta statura è primario che il sacerdote si distingua dal resto della gente. “Ogni uomo, incominciando da colui che incrocia la soglia della chiesa, ha il diritto di incontrare un sacerdote. Il servizio che offriamo è tanto importante per la salvezza che la nostra visione deve essere tangibile e efficace per permettere questa riunione”. Sacerdote sì è “a tempo pieno”, tutto il giorno e sempre. “Il servizio deve essere permanente. Cosa pensereste di un marito che lungo la strada per raggiungere il suo ufficio al mattino si togliesse la fede?”. “Riguardo coloro che dicono che l’abito crea una distanza significa che non conoscono il cuore dei poveri per cui cio’ che si vede dice di più di cio’ che si dice”.

Ricorda, inoltre, che la prima cosa che facevano i regimi comunisti era quella di eliminare l’abito ecclesiastico conoscendo l’importanza della comunicazione della fede. La storia del padre Zanotti Sorkine è, a dir poco, variopinta. Perde sua madre quando aveva appena 13 anni. Ha un grande talento musicale (è compositore e cantante)e a cio’ si aggrappa. Non si deve dimenticare però che cerca come Madre la Santissima Vergine. Per la musica, vive all’inizio a Montecarlo e poi a Parigi. A quel tempo è cantante di cabaret. Nel mezzo di questa vita la voce di Dio è più forte e risponde alla chiamata, entrando nell’ordine di San Domenico dovuto alla devozione che ha per il santo. Poi passa ai francescani per il fascino che aveva riguardo san Massimiliano Kolbe. Tanto in uno che nell’altro ordine trascorre quattro anni, in totale otto anni. Questo dal 1988 al 1996. Nel 1999, a quasi 40 anni, è ordinato sacerdote nella diocesi di Marsiglia.