adorazione eucaristica con i bambini

La sesta “Ora Santa Eucaristica per i bimbi del mondo” si è svolta il 6 ottobre scorso (2008). Scuole cattoliche e parrocchie del mondo intero hanno raccolto i loro bambini adoratori per un’ora di adorazione eucaristica per la pace nelle famiglie e nel mondo, sotto la direzione dell’Associazione Internazionale della santa Infanzia (cf www.childrenoftheeucarist.org). I bambini hanno anche pregato un rosario in comunione di cuore. Il tutto è stato pienamente trasmesso sul canale EWTN in 40 paesi diversi.

Era anche il centesimo anniversario del beato Francesco, uno dei tre bambini di Fatima, i piccoli pastori che volevano sempre pregare di fronte a Gesù nel Santissimo. Benedetto XVI conta sulla preghiera dei bambini. Uno di loro, Adriano, gli chiese: “Santo Padre, ci dicono che stiamo per avere adesso un tempo di adorazione eucaristica. Che cos’è? Puoi spiegarcelo?”

Il Papa rispose:” Vedremo subito che cos’è l’adorazione eucaristica e come si svolge, perché tutto è preparato molto bene: pregheremo, canteremo, ci inginocchieremo, ci presenteremo così davanti a Gesù. Però naturalmente, la tua domanda esige una risposta più approfondita: non solo come si svolge l’adorazione ma qual è il suo senso. Direi che l’adorazione significa riconoscere che Gesù è il mio Signore, che Gesù mi indica dove è il cammino da prendere, mi fa capire che vivo bene solo se conosco la strada che mi indica. Adorare è quindi dire: “Gesù sono tutto tuo e ti seguo nella mia vita, non vorrei mai perdere quest’amicizia, questa comunione con te”. Potrei anche dire che l’adorazione è un bacio a Gesù nel quale dico: “Sono tuo e prego affinché anche tu dimori sempre con me”.

Benedetto XVI, in una catechesi, fece un accenno a proposito della sua prima comunione: “Ho capito che Dio era entrato nel mio cuore, che mi aveva realmente visitato. E con Gesù, Dio stesso era con me. E ho realizzato che è un dono d’amore che vale veramente più di tutte le cose che la vita può offrire. Così, questo giorno, sono stato realmente riempito di una grande gioia perché Gesù mi è venuto incontro e ho realizzato che si apriva una nuova tappa della mia vita –avevo 9 anni- e che di conseguenza era importante restare fedele a quest’incontro, a questa comunione. Ho promesso al Signore del mio meglio: “voglio restare con te per sempre” e l’ho pregato: ”ma soprattutto resta con me!” (Osservatore Romano 25 ottobre 2005, n°43(2904), p.6-7).

Oggi sempre più parrocchie propongono ai più giovani, nel quadro della formazione catechistica, un percorso di preparazione alla Prima Comunione in cui i bambini sono iniziati al senso e alla bellezza nel tenersi in compagnia di Gesù coltivando l’ammirazione per la sua presenza nell’Eucaristia. Dobbiamo veramente raddoppiare i nostri sforzi per insegnare alla nuova generazione il senso e il valore dell’adorazione eucaristica. Come i giovani potranno conoscere il Signore se non presentiamo a loro il mistero della sua presenza?

Florian Racine MSE

Tratto dal numero speciale di “Le braiser eucharistique” novembre 2008 n 32